COMUNICATO STAMPA - 
Dichiarazione di Rita Capponi del Movimento Donne per la Democrazia Paritaria

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Dichiarazione di Rita Capponi del Movimento Donne per la Democrazia Paritaria, candidata alle Regionali del Lazio nel listino di Rivoluzione Civile 
Nella giornata della mobilitazione planetaria contro la violenza sulle donne, partecipo al flash mob all’Arco di Costantino ,esprimendo appoggio pieno a questa encomiabile iniziativa di sensibilizzazione .

Ma in un momento elettorale è lecito attendersi un concreto impegno da parte del nuovo parlamento che immediatamente dovrebbe recepire la direttiva sull’Ordine di Protezione Europeo. Tale direttiva vincola gli Stati membri all’applicazione delle tutele nei confronti di quelle persone, prevalentemente donne, che hanno ottenuto misure di protezione nel loro Paese, a seguito di forme persecutorie o reiterate minacce - anche di morte- da parte di un marito o un ex-fidanzato, quando si spostano in uno Stato membro diverso. Si tratta di uno strumento giuridico di efficace protezione a livello comunitario delle vittime di reati contro la persona. 
Purtroppo l’Italia, e così pure il Lazio, non hanno predisposto ancora in modo capillare una efficace rete di accoglienza e di consulenza per le donne vittime della violenza e dello stolking, nonostante vada riconosciuto che le meritorie associazioni di volontariato esistenti segnatamente su Roma abbiano comunque assolto in molte situazioni difficili ad un compito ben superiore alle loro fragili strutture. 
Un piano di recupero degli sprechi che si annidano nella situazione amministrativa e socio-economica esistente anche nella nostra Regione potrà rappresentare un volano per il recupero di diritti che un paese civile deve garantire ai soggetti temporaneamente o stabilmente più deboli.
Nulla tuttavia potrà sostituire una sempre più forte azione culturale nel campo della parità di genere ,del rispetto e dell’educazione ai sentimenti, nonché del recupero degli stessi soggetti violenti, ambito quest’ultimo nel quale la ricerca mondiale purtroppo può dirsi ancora agli albori. 



Roma 14 febbraio 2013