Lettera inviata a senatrici e senatori membri della Commissione Affari Costituzionali
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Egregio Senatore,
I movimenti e le associazioni femminili aderenti all’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria” si sono incontrate con numerose parlamentari di tutti i gruppi alla Sala Stampa della Camera,
il 14 novembre u.s. Sia le rappresentanti delle associazioni che le parlamentari presenti hanno denunciato il blitz che si è perpetrato in Commissione Affari Costituzionali del Senato ad opera dei senatori Gasparri (PdL) e Quagliarello (Misto) che hanno fatto votare nella bozza di riforma della legge elettorale politica un emendamento che introduce la possibilità di esprimere tre preferenze.
Una siffatta norma contraddice il principio della doppia preferenza di genere proposto dal relatore Malan (PdL), criterio già accolto come principio basilare nella legge per le elezioni amministrative, varata il 13 novembre u.s. dalla Camera, che contribuisce in parte a riequilibrare la distribuzione dei due generi nelle assemblee elettive, a parziale garanzia di una migliore rappresentatività delle stesse e quindi di un funzionamento più efficace
E' di tutta evidenza, per chiunque abbia onestà intellettuale, che, mentre la doppia preferenza costituisce una opzione che potenzialmente riequilibra la rappresentanza, evitando di mettere i generi l'uno contro l'altro nella competizione, al contrario la tripla preferenza altro non è che un meccanismo che certamente (quando usato) produce uno squilibrio, probabilmente oggi a discapito delle donne.
La lenta e sofferta discussione sulla legge elettorale nazionale, purtroppo, tutto sembra considerare prioritario fuorché la questione della Democrazia Paritaria, che si prefigge la salvaguardia - ci teniamo a sottolinearlo nuovamente - non di un ipotetico diritto di partecipazione delle donne sin qui negato dai fatti, bensì di una opportunità di cambiamento e di miglioramento della qualità della nostra democrazia che andrà a beneficio di tutti.
E’ per questo che, facendo appello alla Sua intelligenza ed onestà, la invitiamo a non avallare tale proposta, opponendosi all’approvazione di un tale emendamento. Senza entrare nel merito dei possibili sistemi alternativi al meccanismo delle preferenze per restituire rappresentatività alle assemblee, se proprio preferenza deve essere, che perlomeno sia doppia e non tripla.
Fiduciose che la nostra richiesta venga accolta dal suo gruppo, con stima.
Per l' "Accordo comune per la democrazia paritaria"
Daniela Carlà
Marisa Rodano
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